Quattro caramelle

DabePensiero, PoesiaLeave a Comment

Come biglie di vetro a strofinare
conservo schegge intere di un ricordo.
In disordine ti incontro e sbando
senza macchina né strada.
Eppure non uno solo che riaffiora
ma luce nuova ammaestra nuove cose.
D’allora ho memoria ad occhi chiusi
un senso basterebbe a riportarle.
Di queste alcune gioie ed altre gemme
accolte da un giaciglio di cartone.
Che il senso si capisce non è quello
e invece è quello a dare a tutto il senso.
Di pelle o di giustezza il salto
come si nasce è nuvola per l’uomo.
Che riempie gli occhi e ti colora i giorni
mistero tra i misteri del creato.
È di un regalo che qui si sta parlando
da fare l’uno all’altro e l’altro all’uno.
A dir così sembra non valga niente
che a loro guadagnar sembrar non prende.
Siccome a più gettar nulla rapisce
è ben più dell’oro che c’è da benedire.
Ma più preziose ancora son quattro caramelle
che al bimbo solo non vanno che donate.
Per suscitar negli occhi meraviglia
e un battito più in là cammina il cuore.

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