“Sono triste”

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“Sono triste”
Vaffanculo se sei triste.
Vuol dire un milione di cose e tu lo riassumi in: “triste”?
Vaffanculo.
Stai sbagliando. Ne sono certo.
Vuoi dargli un’altra possibilità?
Allora usa tutta la tua fantasia e preparati un discorso bello lungo che contenga quella che per te è l’enciclopedia della parola “triste”.
Ci devono essere un sacco di esempi, moltissime ripetizioni e delle figure; si si dei disegni, disegni di come ti immagini la scena, dovresti saper disegnare bene, no?
E questo discorso glielo fai.
Prenditi del tempo perché sarà bello lungo, sarà difficile soprattutto fargli capire certe attenzioni che lui ovviamente non può avere (primo perché è un uomo, secondo chissà come gliel’hai chieste…).
Fagli capire molto chiaramente che questo discorso glielo farai una sola volta in tutta la sua vita e non ogni sera un pezzettino trito e ritrito.
E alla fine, fagliela sudare.
Non tradirlo in questo periodo (in generale ti direi di non tradirlo mai, ma qui fai tu, o meglio fai come hai sempre fatto) ma fagliela sudare veramente la relazione, mettilo alla prova, ma sii anche attenta a fermare il braccio di Abramo prima che uccida Isacco.
Bene.
In generale direi che dovresti dargli lo spazio per dimostrare che se quello che vuole è te, ha tutte le possibilità per averti, ha le capacità per averti, deve solo chiedersi se ne ha la volontà.
Ci vuole tempo: un attimo o mesi.
Un’attimo per capire che non è ciò che vuole.
Mesi per soffrire il cambiamento, la fatica, la necessità, l’aderire.

One Comment on ““Sono triste””

  1. …Ho seguito il link su face, poi sono capitata in questa pagina…

    Illuminante.

    Ciao!
    Elena

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