Nudi

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Se ti dico “non ho capito” o “non ho colto” non significa che ciò che mi hai detto mi è semplicemente scivolato addosso senza lasciare tracce; significa esattamente “non ho capito”: non arrivo a cogliere cioè il significato intero di quello che mi hai detto. Non voglio (soprattutto con te) dover interpretare o collegare nulla, specie se mi mancano dei pezzi. È il mio solito discorso sulla comunicazione, se ti dico che non ho capito (e attenzione questo non esprime la responsabilità esplicita di nessuno dei due, puoi essere tu che salti un passaggio fondamentale per me o io che non faccio un due più due elementare per te) tu riorganizza, semplifica, usa parole semplici e corte e alla fine fammi anche un bel disegno che mi è sempre piaciuto guardare le figure. Questo non significa che io non desdero impegnarmi nella comunicazione e per questo posso esercitare e impiegare attenzione e tatto ma ciò che non voglio possa succedere è quello di interpretare male qualcosa che ci siamo detti.
Dire le cose esattamente come stanno significa purtroppo (purtroppo nel senso che è una cosa, un percorso, che si deve affrontare, che non risulta a volte tanto naturale; e qui manca un’altra parentesi sulla percezione delle relazioni interpersonali) sbarazzarsi di un’inutile prudenza, svestirsi di molti pudori. È il non nascondersi nemmeno dietro a ciò che pensiamo di essere. Sentirsi nudi di fronte all’altro è di certo prima di tutto imbarazzante ma dovrebbe essere principalmente illuminante: è lasciarsi osservare “nudi” dall’altro che ci dice come gli appariamo, ciò che siamo per lui. Altrimenti ne avremo sempre e solo un’idea dall’interno, colta dal nostro punto di vista. Con quante persone lo facciamo in una vita intera? Con quante accade che abbiamo anche solo la possibilità di farlo? Tralascia te stessa perché tu si, sei nuda in te, ma per guardarti completamente, a figura intera, il davanti e il dietro, avrai sempre e comunque bisogno di qualcuno che ti rifletta (diffida delle cose). Per questo sbuccia le parole della loro scorza di dubbio, anche solo presunto. Fa’ che nessuno (in questo rapporto di chiarificazione, ma in generale anche sempre) possa chiederti “Cosa intendevi dire?”. La risposta dovrebbe sempre essere: “Esattamente quello che ho detto, altrimenti, ti avrei detto un’altra cosa.”

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